Varrone

Dopo la pausa di ieri, riparto per la Valsassina. Oggi è Sabato primo Agosto, allarme rosso su strade ed autostrade per l’esodo dei vacanzieri. Parto alle cinque!!!!

L’acqua del Pioverna è più alta rispetto a Giovedì. Pare che ieri ci siano stati temporali nella zona.

Anche oggi non si vedono ne insetti, ne bollate. Parto subito con la Royal Wulff e ricomincia il circo dell’altro ieri: fariotte di venti cm bollano entusiaste sulla mosca regale.

Incontro qualche tocchista. Scambiando due chiacchiere scopro che anche loro allamano trotine a gogo. Mi chiedo quante di queste  soppravivano alla slamatura da verme (sovente ingoiato a fondo) e da quello da cucchiaino. La prima volta che venni a pescare qui usavo il cucchiaino e ricordo improbabili slamature anche da parte mia, magari con l’ancoretta che cuciva la bocca. Si rilasciano un sacco di trotelle, ma quante sopravvivono? La mosca ha un grandissimo vantaggio da questo punto di vista: la slamatura è pressochè indolore e rapida.

Alle undici mi fermo, basta così, ma non è ancora tempo di tornare a casa.

Mi dirigo verso Premana e parcheggio vicono al ponte sul Varrone.

Da li comincia la faticaccia enorme per arrivare alle fatidiche zone in cui ci sarebbero Fario autoctone di taglia interessante.

Stremato, dopo mezz’ora di cammino in salita piuttosto ripida, scorgo un sentiero che mi porta al torrente.

Il Varrone ha una conformazione tipicamente montana: grosse rocce da scavalcare, buchine e bucone dove provare a sorprendere qualche pinnuto.

Abbigliamento tecnico: polo, bermuda e scarpettina sneakers con fantasmino… milanese sputato!

Dopo qualche indugio mi ritrovo in mezzo al fiume con l’acqua alle ginocchia per raggiungere il prossimo luogo elettivo di pesca. Che refrigerio ragazzi!

Ma veniamo alle trote…. il Varrone non è il Pioverna, non è semplice lanciare, prima di affrontare ogni buca è necessario preparare l’approccio, recarsi nel luogo di lancio senza farsi male è faticoso.

Ma la fiducia nella mosca è immensa in questo momento: ha punto decine di pinnuti negli ultimi tre giorni.

Poso prima nelle zone vicine e piano piano allungo a sondare le zone più lontane. La mosca arriva sotto il ponticello di legno ed in un attimo, un lampo, un bagliore giallo che schizza completamente fuori dall’acqua ghermisce l’esca. Una “bollata” mai vista prima, decisissima. L’ho presa!!!!!!!

trisVarrone1
stesso ponticello nello prime due foto

E’ bellissima, non so se sia nata li o se sia stata seminata…. ma che importa? il punto è che mi sono fatto un culo quadrato per prenderla e ce l’ho fatta!

Proseguo di buca in buca, prendo un’altra trotina ed altre due salgono a germire la secca senza rimanere attaccate.

Sono stremato, ho una sete che berrei il Varrone ed i suoi affluenti. Mi dirigo verso casa ripromettendomi di dimagrire, allenarmi e tornare 🙂 .

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