Mi fermo lungo il naviglio a dare un’occhiata giusto per fare due passi e capire se la fauna è tornata a popolare il deserto che c’era fino a qualche settimana fa.
Sono quasi le otto di sera, l’acqua è alta e scorre forte e non vedo segnali di attività a galla. Dopo qualche decina di metri scorgo una bollata a due metri da me. “Vediamo che succede”, mi dico. Altra bollata e ancora una e ancora una. Non sono qui per pescare e non ho molto tempo ma non resisto alla tentazione di fare un lancio e ritorno alla macchina, dove la mia fedele motzugo convive da tempo con il mini marsupio da pesca che contiene il necessario. In pochi secondi ho in mano quanto serve per fregare il pesce in questione. Tengo anche la elk hair caddis che avevo legato al finale durante l’ultima uscita.
Non scorgo altre bollate. E’ evidente che si tratta di un cavedano che bolla solitario e in questi casi le possibilità si riducono a uno o due lanci. Ho imparato che se il cavedano è colto di sorpresa sale subito sull’artificiale, se “capisce” che qualcosa non va non lo becchi più e conviene cercarne altri. Ma io sono qui per lui e solo per lui e so che questa “sfida a due”, comunque andrà, finirà in pochi secondi.
Sono di nuovo nella zona di prima, da cui mi ero allontanato per prendere la canna, ed ovviamente il mio avversario non bolla più. So che è ancora li ed aspetto fiducioso, immobile, canna in mano, un segnale della sua presenza sul pelo dell’acqua. Eccolo che risale di nuovo una, due, tre volte. Mi avvicino e faccio la mia mossa. Carico la canna all’indietro, aspetto che la coda si stenda e lancio in avanti senza alcun falso lancio. La mosca si appoggia in acqua nei pressi del punto elettivo di pesca e per qualche istante rimane in balia della corrente. Il pesce sale deciso e morde la mosca.
E’ fatta. La canna parabolica lo stanca velocemente ed in pochi secondi è tra la mie mani per un pronto rilascio. Arrotolo la coda sul rocchetto, chiudo la canna e torno in macchina.
La sfida è vinta.
La ricorderò come la pescata più veloce e produttiva della mia storia di pescatore a mosca.
Ciao Muc!!!
Grande racconto..questo per dimostrare che i pescatori sono pescatori fino al midollo e ogni bollata è una sfida!!!
Grazie al tuo blog mi sono avvicinato alla mosca 😉 ho fatto le mie belle catture ma il cavedano ancora mi manca 🙂
PS Non voglio fare la romanzina a te che sei un mostro della pesca però il cavedano appoggiato sull’asfalto non è male? I cavedani sono il bene più prezioso dei nostri fiumi!
Vero è male mettere il cavedano a terra anche se credo sia meno delicato della trota.
Sono solo uno cui piace fare qualche moschettata e prova a comunicare qualche emozione attraverso il blog. I mostri sono altri, che magari scrivono poco e pescano molto :). Gente che magari ha qualche bel fiume vicino a casa ed ha l’opportunità di vedere schiuse come quelle che maxepi descrive sul suo blog.
Non hai pescato mai il cavedano a mosca? Provalo è molto divertente, quasi mai banale.
Bel racconto davvero, secondo il mio modesto parere il cavedano è il pesce più furbo e schivo con cui ho avuto a che fare, voi che ne dite?
Maxepi, quando avrò capito il cavedano smetterò di pescare. 🙂
Grande Muc!!!
Bel racconto, grande pesca e come al solito onore alla tua bravura!!!
Marino, un giorno ci organizziamo ed andiamo per canali con la canna fissa. vedrai che divertimento. Molto più semplice che con la canna da mosca.
salve divertirsi… non vuol dire prendere tanti pesci ..la pesca a mosca devi averla dentro .io premetto ora pesco molto con questa disciplina ,mi dedico solo al cavedano la trota non la conosco come avversario.il cavedano l’ho pesco anche con le amarene quando e’ stagione (manca poco) vi garantisco che superano il chilogrammo con facilita’.ma la mosca anche se prendi un cavedanello ,e’ mosca…secca naturalmente.un saluto a tutti.complimenti mmmuuucc per il sito.costantino
Ciao Costantino. Come si pesca il cavedano con la ciliegia?

Ultimamente sto provando anche la sommersa coi cavedani, con buoni risultati.
questo l’ho preso con una sommersa spiombata nera con heckle di gallina marrone
Ciao,
Davide
Oramai sfiori la poesia……grande MUC 🙂