Sono sul fiume, al buio, di notte, sotto zero. Ombre si stagliano nell’oscurità, tantissime ombre. Sembrano umani, parlano tra di loro, l’unico suono che comprendo distintamente è “POTA!”.
Allo scattare delle 6:30, mentre mi accorgo quanto sia difficile fare un nodo senza luce, piombi e camole si tuffano in acqua. Pochi secondi dopo, i cimini si piegano e le trote volano. E’ iniziata la stagione di pesca.

Le iridee seminate da qualche giorno mangiano bene e subito. Pesco con la canna fissa da keiryu tsuri e con un grammo di piombino. Come esca uso i lombrichi raccolti qualche giorno fa durante le abbondanti piogge.

Durante la mattinata la temperatura si alza ed anche qualche fariotta naturale cede all’inganno.

Di certo una esperienza molto particolare e suggestiva per cui devo ringraziare, ancora una volta, il mio amico Marco, paziente e preparatissima guida e mentore di pesca.

Bellissimo articolo e grazie per la stupenda giornata ………..
grazie a te!