Da qualche tempo era difficile trovare l’ispirazione giusta per scrivere su apescacolmuc.
La scintilla si è accesa, ripensando ai racconti di ieri, di quei ragazzi che nel secolo scorso imparavano da Moretto a pescare con la canna fissa e le tre moschette di seta e piume. Ancora una volta Andrea ci ha convinti ad andare in Valsesia ad incontrare ed ascoltare i personaggi che hanno reso grande questa straordinaria tradizione di pesca. Le parole dei loro racconti ci dipingono una Italia che stava molto peggio di adesso, in cui la pesca, in generale, era distante da quella che pratichiamo oggi ed aveva un significato molto diverso.
Ben fatto. Non vi è nulla di più “autoctono” di una tradizione…che va preservata!