L’esca naturale

Da anni ormai pesco solo a mosca, ma, complice l’inverno infinito di quest’anno e la mia puerile curiosità, ho voluto scoprire la pesca in torrente con l’esca naturale.

Non volevo però abbandonare l’agio di avere poche cose semplici da portare a pesca, un lusso cui sono stato abituato dal Tenkara e dalla Valsesiana. Ho provato ad documentarmi su internet e coi miei amici pescatori. Ho scoperto la “Casentinese” ed altre tecniche, tra cui, ancora una volta, la tradizionale pesca al tocco giapponese nei torrenti di montagna.

Canna, filo, piombino e amo. Ed anche in questo caso, il nostro amico Sampei è un assiduo praticante di questa tecnica.

Sampei
Sampei

Ho già tutto quello che serve a meno delle esche, ma il bello è proprio questo. Si usano gli insetti che il fiume ci mette a disposizione e nel caso specifico le larve di Friganea.

porta sassi
porta sassi

Si tratta di curiose larvette, piuttosto piccole, che si trovano tra i sassi del torrente completamente ricoperte da piccoli sassi. Una volta aperte le custodie, si possono innescare su ami del #18. Da grandi si trasformeranno in quegli sfarfallanti tricotteri alati che danzano sulla superficie dell’acqua e provocano fragorose bollate.

Mi attrezzo con una canna da sei metri, piuttosto leggera, comprata anni fa per i cefali al porto, quattro metri di filo dello 0.12, due segnafilo di colore bianco.

canna fissa
canna fissa

I livelli sono nella norma e pesco con due pallini del N°1. L’azione è semplice ma non banale. L’esca va fatta lavorare nelle “morte” in modo che scenda senza che la corrente la trascini via.

Niente salti acrobatici fuori dall’acqua, ma inequivocabili tocche che arrivano dritte alla mano che regge la canna, unite all’evidente movimento a scatti dei segnafilo, ci indicano che il salmonide ha ceduto all’inganno. Le abboccate arrivano quasi subito. Si tratta di trotelle ma la soddisfazione di averle catturate grazie alle esche prese sul posto è tanta.

trotella presa col porta sassi
trotella presa col porta sassi

Un’altra pesca in cui semplicità ed efficacia vanno a braccetto permettendoci di goderci al massimo il torrente.

UPDATE 21 Giugno 2013

Ho trovato, con un po’ di difficoltà, degli splendidi filmati giapponesi che illustrano questa pesca in modo eccellente. Ve ne linko un paio in cui il protagonista è un personaggio noto tra i blog sul tenkara, il sig. Amano. E’ interessante la modalità con cui si procura le esche.

http://ownertv.jp/detail/?id=27

http://ownertv.jp/detail/?id=22

Se volete ricercare anche voi mettete 渓流  nel motore di ricerca preferito e ne troverete delle belle.  Oppure

渓流 shimano

渓流 daiwa

渓流 owner

3 pensieri su “L’esca naturale

  1. FANTASTICO mi piacerebbe sen tire i commenti dell ex aspirante tricottero certo che fosse infilzato su di un amo senza ardiglione.Ripeto Fantastico Luca Rossi

  2. Grazie Luca, purtroppo l’ex aspirante tricottero non è più tra noi. Ho usato un amo senza ardiglione, preso dalla scatolina degli ami da mosca. Anch’esso avrebbe dovuto trasformarsi in una piccola imitazione di effimera :). Ciao

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